Pignoramento bloccato da un ricorso costituzionale per violazione dei diritti umani

20 Maggio 2015: bloccato il pignoramento di una casa a Sassari, tramite ricorso costituzionale, per violazione dei diritti umani

Si chiede alla Consulta se valga più la vita e la dignità della persona umana o la libertà d’impresa e di profitto

A causa di crediti contratti con banche e finanziarie l’appartamento in cui vive è già all’asta. Ci sono state già 3 aste senza successo; se perdesse la casa rimerebbe in strada e con 300 euro al mese, dovendo corrispondere gli alimenti ai figli e pagare le rate di un altro finanziamento.

IL 20 MAGGIO C’ERA LA QUARTA ASTA, MA IL GIUDICE HA DOVUTO SOSPENDERE D’URGENZA PER GRAVI MOTIVI GRAZIE ALLA PRESENTAZIONE DI UN RICORSO COSTITUZIONALE

E per giunta senza dover ricorrere ad un Avvocato, il ricorso è stato presentato direttamente dalla persona pignorata!

Anche per questo motivo il Giudice ha opposto varie obiezioni: non voleva ricevere il ricorso, ma le argomentazioni del “pignorato”, aiutato da una risoluta e valorosa sorella, e l’inoppugnabilità dell’atto sotto il profilo procedurale e di merito, l’hanno fatto desistere ed accettare il ricorso costituzionale, una bella patata bollente, in cui si chiede alla Consulta SE VALGA PIU’ LA VITA E LA DIGNITA’ DELLA PERSONA UMANA O LA LIBERTA’ D’IMPRESA E PROFITTO.

Domanda non da poco di questi tempi, la cui risoluzione potrebbe fermare molti dei crimini di banche e grandi corporation.

E’ una sperimentazione, come detto, e partita da pochissimo, ma gli strumenti promettono molto bene, perché appaiono si da ora davvero potenti, dal momento che ci su basa su norme che hanno un valore superiore a tutte le altre: quelle costituzionale e sui diritti umani. Il giudice potrebbe non ammettere il ricorso, ma dovrà motivare la decisione e, comunque, abbiamo molte altre cartucce da sparare, questo è solo l’inizio.

Ma anche il fatto che il giudice abbia RINVIATO L’ASTA AL 25 NOVEMBRE 2016, quando l’immobile stava andando ad asta ogni mese, ci fa ben sperare ed è un piccolo risultato che restituirà almeno 6 mesi di serenità abitativa e dignità umana, in attesa che il giudice si pronunci.

Da uno stralcio del ricorso:

“In particolare si chiede come mai in simili procedure, e nel procedimento de quo in particolare, tali norme cogenti dell’ordinamento della Repubblica relative alla difesa della dignità della persona umana e dei suoi beni vitali ed aventi un chiaro ruolo preminente rispetto alle norme che dovrebbero regolare l’iniziativa economica privata, non siano state dal Giudice, sia del merito che dell’esecuzione, considerate prevalenti e come mai, a fronte di un debito di esigua entità, pari a euro _______________ hanno ritenuto di procedere al pignoramento ed alla vendita coatta dell’immobile, che abito come prima ed unica casa nella mia effettiva disponibilità, costringendomi, in caso di vendita o distrazione dello stesso, a vivere al di sotto delle soglie di povertà ufficialmente stabilite dagli organismi pubblici preposti (si vedo sopra Istat ed Eurostat).

Si chiede, altresì, cosa stia mai avvenendo nella gerarchia delle fonti del diritto, se la libertà, sicurezza e dignità sociale di ogni essere umano è di fatto subordinata all’interesse privato a gestire liberamente attività d’impresa e credito, e non per sopravvivere, ma per fare chiaramente puro profitto e troppo spesso addirittura speculazione, usura, etc.”

Leggete bene la Parte Prima della Costituzione italiana
http://www.governo.it/Governo/Costituzione/principi.html
se ritenere violato uno dei diritti contenuti in quei 54 articoli, e ne avete le prove, scrivete a Gruppo Libra: gruppotecnicolibra@gmail.com, esponendo il vostro caso.

La prossima persona per cui speriamo che questa strategia sia efficace è sicuramente Gianfranco, con cui ho parlato ieri, che versa in una situazione ancore più critica
http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2015/05/20/protesta-gianfranco-sfrattato-con-pensione-pignorata-uno-dei-morosi-incolpevoli-roma_ccZrivGrbvHtxUfVm1MabO.html?refresh_ce

A breve la messa a disposizione di questi strumenti gratuitamente per tutti coloro che ne hanno bisogno, seguiteci, è solo l’inizio di una lotta di liberazione!

Era Angal – referente tecnico Gruppo Libra

NESSUN CAMBIAMENTO SARA’ MAI POSSIBILE SE NON SARANNO FERMATI E PUNITI I COLPEVOLI E RIPRISTINATI IL DIRITTO DI VOTO E LA COSTITUZIONE!

ALTRI STRUMENTI DI LOTTA:

1. Leggi, firma e diffondi la:
DENUNCIA PER GRAVI REATI CONTRO LO STATO

2. SCARICA E PRESENTA LA
DICHIARAZIONE DI NON VOTO

E’ SOLO L’INIZIO DI UN’INNOVATIVA LOTTA DI LIBERAZIONE:
Come liberare l’Italia e ristabilire la democrazia

SU #fermiamoladittatura :
PRIMO PROCESSO PENALE APERTO CONTRO TUTTI I POLITICI

INTERVISTA GRUPPO LIBRA
Leggi l’intervista su generazioneweb

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2 risposte a "Pignoramento bloccato da un ricorso costituzionale per violazione dei diritti umani"

  1. Buongiorno,relativamente al pignoramento rinviato in Sardegna,visto che sto vivendo in famiglia la stessa situazione,con chi posso mettermi in contatto per meglio conoscere questa esperienza ed eventualmente farla mia ,visto che a giorni ci sarà l’asta per la vendita della casa dei miei suoceri,pensionati lui con 480 euro al mese lei con la pensione sociale(250 euro)e figlia a carico,asta dovuta ad un presunto fallimento (un artigiano può mai fallire?) avvenuto 28 anni fa? La prima asta è stata 5/6 anni fa,nel frattempo mio suocera dal 1987 non è più riuscito a lavorare, a rifarsi una vita,ed ancora oggi non riesce ad intestarsi nemmeno una bolletta della luce perchè fallito.
    Se possibile potete contattarmi con certa urgenza.Mi chiamo Angelo Cisternino e questo il mio indirizzo email : cisternino.angelo@libero.it

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    • Ciao Angelo, come riportato anche in calce ai nostri post, questo è l’indirizzo mail del gruppo tecnico popolare LIBRA:
      gruppotecnicolibra@gmail.com
      Comunque entro questo fine settimana pubblicheremo il modello del ricorso presentato, con tutte le spiegazioni necessarie, sia sulla pagina fb che qui su questo blog
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